Mi è arrivato Pico 4! Prime impressioni

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Pico 4 è in assoluto il visore più bello che mi sia mai capitato per le mani. Il nuovo prodotto di ByteDance arriva in una confezione molto curata, e solo una volta preso in mano ci si accorge della sua compattezza e solidità. Di sicuro non sembra un visore che costa solo 430 euro nella sua versione da 128 GB di memoria. Ma oltre ad essere bello funziona bene? 

In questo breve articolo e nel video corredato non mi soffermerò sulle prestazioni, ma sulle mie primissime impressioni. Come già detto il Pico 4 si presenta molto compatto e piuttosto leggero se consideriamo che hardware e batteria sono già tutti al suo interno. La parte frontale è molto stretta, sicuramente più piccola di quella dell’HP Reverb G2 (il mio visore daily use ormai per quasi due anni), ed anche il peso è molto simile. Una volta indossato però non è così comodo, colpa principalmente della mascherina e del cuscino posteriore, decisamente troppo rigidi. Dalla mascherina entra anche parecchia luce lateralmente. Sicuramente il visore standalone più comodo che ho provato, ma il G2 ed il Rift S da questo punto di vista rimangono insuperati. Considerate comunque che la vostra conformazione della testa potrebbe farvi dire esattamente il contrario se lo proverete di persona. I controller invece li ho trovati ergonomici e molto solidi, con una parte in plastica antiscivolo che dà molto grip. Parecchio strano l’anello per il tracking che passa dalla parte anteriore a quella posteriore. Una scelta che per Pico dovrebbe ridurre gli urti tra i controller quando si gioca, una cosa che però voglio verificare in pratica.

Una volta acceso salta subito all’occhio l’incredibile nitidezza delle enormi lenti pancake, che però hanno un problema. Ho notato infatti verso i bordi delle distorsioni che alterano la geometria di ciò che si osserva creando un effetto strano e un po’ disturbante. Non ho mai provato a fondo altri visori con questo genere di lenti, probabilmente è una questione di abitudine o semplicemente devo ancora capire come indossare il visore nella maniera corretta. Sicuramente vi terrò aggiornati su questo aspetto che tra l’altro nessuno ha evidenziato in recensione, quindi potrebbe essere anche solo un difetto dell’unità che ho acquistato. La risoluzione dei pannelli è ottima e non ho notato una luminosità più scarsa rispetto ad altri visori, anzi. In ogni caso ho provato davvero troppo poco il Pico 4 per poter trarre ulteriori giudizi su questi aspetti.

Per chi cerca un visore solo standalone posso già dire con certezza che il Quest 2 rimane migliore per via della libreria molto più corposa e completa. Proverò il Pico 4 principalmente come visore PC wireless, sia con l’app proprietaria di Pico sia con Virtual Desktop. È qui infatti che si gioca la vera partita non solo con il Quest 2 ma anche con i visori PC cablati come il G2. Se siete interessati quindi attivate la campanella in modo da non perdere nessun articolo/video che farò sull’argomento. 

Vuoi sapere tutto sul Pico 4? Leggi prima questo articolo!

Pico 4 non mi è stato mandato dall’azienda costruttrice ma è stato acquistato personalmente.

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