Lambda1VR: Half-Life in VR su Oculus Quest
Il rapporto con Half-Life è stato per me come quando conosci una ragazza che inizialmente non ti attira tanto, la snobbi per un po’, poi però la conosci meglio e alla fine te ne innamori. Nel 1998, anno di uscita del gioco, mio padre mi regalò la mia prima postazione fissa insieme a FIFA 98. In quegli anni non ero un vero e proprio appassionato di videogames, giochicchiavo ogni tanto a quello che ti consigliavano gli amici, o il negoziante di fiducia. Dopo qualche tempo iniziai ad acquistare la rivista “Giochi per il mio computer” e quando arrivavo alle pagine delle classifiche c’era sempre quel gioco nelle prime posizioni. Imperterrito però continuavo a trascurarlo, preferendo fraggare bot a Quake 3 Arena o perdermi nelle storie di Final Fantasy VIII. Fino a che nel 2003 la mia rivista preferita decise di regalare proprio quel gioco. Cosa avreste fatto se quella ragazza vi fosse apparsa davanti all’improvviso, chiedendovi di prendere un gelato insieme? E da lì è partita la passione per quello che è stato per anni il mio gioco preferito.
Cos’è Lambda1VR
La versione VR di Half- Life è in realtà un porting non ufficiale che si chiama Lambda1VR, installabile nell’Oculus Quest grazie all’applicazione SideQuest. Fondamentale per giocare è il possesso della versione Steam del gioco. Se cercate una guida passo-passo che spiega come scaricare e configurare SideQuest cliccate QUI. Dopo aver configurato SideQuest occorre installare la vera e propria app di Half-Life VR. Se volete sapere come fare cliccate QUI.
Bentornati a Black Mesa
Al primo avvio del tutorial inizio a muovermi e a guardarmi un po’ attorno: la grafica è quella originale ma l’impatto con la VR è come al solito pazzesco. Tutto è perfettamente in scala e i movimenti appaiono subito naturali. La visuale inoltre è molto pulita grazie alla risoluzione dello schermo del Quest. Andando avanti con il tutorial apprezzo subito la perfetta mappatura dei tasti e la reattività del sistema di controllo che permette di svolgere le solite azioni in maniera perfetta (eh sì, anche il famigerato salto con abbassamento!). Lambda1VR infatti non aggiunge semplicemente la visione stereoscopica, ma inserisce la possibilità di muoversi in tutti i sei gradi di libertà (quindi possiamo sporgerci o camminare un po’ in giro). Inoltre tutti i modelli delle armi sono stato convertiti per essere utilizzati con gli oculus touch: si può quindi mirare semplicemente puntando l’arma verso il nemico (con la possibilità di usare le due mani per quelle più grandi).
Il piede di porco c’è!
Gli strumenti che beneficiano di più di questo adattamento sono la torcia e l’iconico piede di porco: con il controller sinistro infatti possiamo puntare il fascio di luce dove desideriamo (manca un modello poligonale della torcia che arriverà in futuro). Il piede di porco invece può ora essere usato nel modo più naturale e divertente che ci sia: per spaccare qualsiasi cosa capiti a tiro, che siano casse o la testa di qualche Zombie. Quando ci si trova in un buio condotto di aerazione con la sola luce della torcia a farci da guida, e si uccide al volo con il piede di porco un Headcrab che ci salta addosso all’improvviso, questo diventa uno dei momenti più elettrizzanti del gioco grazie alla VR.
Parliamo dei bug
Si vede quindi che la conversione del gioco originale è stata fatta con passione; è giusto però sottolineare alcuni bug che sono già noti agli sviluppatori. Il più grave è che se stiamo impugnando il piede di porco dopo ogni caricamento (e i caricamenti in Half-Life sono molto frequenti purtroppo) ce lo ritroveremo traslato di qualche decina di centimetri: selezionando un’altra arma e poi di nuovo il piede di porco il problema si risolve, ma è comunque fastidioso soprattutto all’inizio quando abbiamo solo quello come arma. Il sistema di mira, in particolare con la pistola, risulta ancora abbastanza impreciso e ci porterà a sprecare molte munizioni: consiglio quindi di partire con un livello di difficoltà abbastanza basso in modo che il gioco non diventi troppo frustrante. Ho notato anche alcuni bug minori, come dei caricamenti di texture sbagliati (che sembrano risolversi una volta riavviato il Quest) e qualche calo di frame, ma sono sicuramente difetti trascurabili visto che comunque Lambda1VR è un’applicazione completamente gratuita.
Buongiorno Mr. Freeman, siete un po’ in ritardo?
Per concludere dico a tutti i possessori del Quest di correre a scaricare Lamda1VR sul proprio caschetto: per chi è cresciuto a pane e Half-Life l’effetto nostalgia è assicurato, per chi malauguratamente non avesse mai provato il gioco questo è il modo migliore per riscoprire uno dei migliori giochi mai creati. Mi permetto di dare un ultimo consiglio: all’inizio tenetevi una sedia vicino a voi: vi potrete godere così il famoso viaggio nel trenino come mai avete fatto prima.